Le mie recensioni sono scritture occasionali: mi succede di leggere testi che trovo particolarmente fertili – perché scaturigine per me di pensamenti, ampliamenti e associazioni – e mi va di parlarne. Non considero neppure queste mie delle recensioni vere e proprie, ma piuttosto delle restituzioni: ho ricevuto qualcosa dall’autore attraverso il suo testo e cerco di contraccambiare con altre parole, senza l’ambizione di fornire griglie interpretative strutturate (cosa per cui non avrei le competenze: non sono un critico).
Recensioni o restituzioni che siano, le trovi ospitate in Cose scritte:
Pastorale americana, di Philip Roth.
L’antagonista, di Edoardo Zambelli.
Il suicidio di Angela B., di Umberto Casadei.
L’animale femmina, di Emanuela Canepa.
Guasti, di Giorgia Tribuiani.
Eravamo tutti vivi, di Claudia Grendene.
La ragazza selvaggia, di Laura Pugno.
La scrittura e il mondo, La scrittura e il mondo, Teorie letterarie del Novecento, di Stefano Brugnolo, Davide Colussi, Sergio Zatti ed Emanuele Zinato
Favole del morire, di Giulio Mozzi.
Pedro Páramo, di Juan Rulfo.
Altri articoli fuori di qui:
Come sono fatti certi libri, 31 / “Le note del guanciale”, di Sei Shōnagon.
Come sono fatti certi libri, 11 / “I send you this cadmium red”, di John Berger & John Christie.
Tutti e tre ospitati in Vibrisse.
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